A cinquant’anni dalla morte un inedito di Alexandra David-Néel

Alexandra David-Néel, nata Louise Eugenie Alexandrine Marie David (Saint-Mandé, 24 ottobre 1868 – Digne, 8 settembre 1969), è famosa per le sue straordinarie imprese di esploratrice e viaggiatrice instancabile.
Fu la prima donna europea ad entrare, nel 1925, nella città proibita di Lhasa, in Tibet. Come scrittrice va ricordata per i suoi libri: Nel paese dei briganti e gentiluomnini (2012), Mistici e maghi del Tibet (2006) e Viaggio di una parigina a Lhasa (2003).
Dal 31 ottobre, sarà disponibile per i tipi di Voland e nella traduzione di Guia Boni, “La sublime arte”, memorie di un avventuroso passato da attrice di teatro che Cécile Raynaud affida al suo diario con l’angoscia e la disperazione di una vita ormai lontana dalle scene. Pubblicato in Francia solo nel 2018 si tratta del primo romanzo della David-Néel e rappresenta una preziosa testimonianza autobiografica della sua esperienza giovanile di cantante ed offre l’opportunità di indagare l’umanità torbida e viziosa di un’epoca ricca di contraddizioni ed ipocrisie.
Carlo Marino
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