Covid e dintorni: Dalle cicatrici emotive, alla ricostruzione della socialità.


È appena stato pubblicato, per i tipi di UNSIC Editore, il volume “Covid e dintorni: Dalle cicatrici emotive, alla ricostruzione della socialità” di Domenico Mamone e Giampiero Castellotti.
Il virus da COVID19 si sta affermando come il vero “Game changer” degli anni venti del Duemila e sta avendo un impatto, forse irreversibile, sul funzionamento delle democrazie e sul sistema di pesi e contrappesi cui esse sono soggette nel momento in cui l’emergenza sanitaria sta modificando la ripartizione dei poteri. La situazione di emergenza che dura da oltre un anno sta consentendo agli esecutivi di acquisire nuovi poteri volti a limitare i diritti individuali e di esercitare competenze solitamente riservate al legislatore e sta limitando il ruolo dei parlamenti, della magistratura, della società civile e dei media, nonché le attività e la partecipazione dei cittadini.
Il libro di Mamone e Castellotti ha il merito di storicizzare l’emergenza pandemica come è stata vissuta in Italia alzando il sipario sulla tragedia del coronavirus. Gli autori scrivono che il virus: «Ha, infatti, messo a nudo la fragilità, annullando quella sorta di immortalità garantita dalle liturgie quotidiane. Ha instillato debolezza, depotenziando quel giovanilismo assunto come filosofia eterna. Ha seminato evanescenza, ridimensionando quell’ossessiva onnipotenza vista come punto di arrivo di un cammino esistenziale. Eppure già Seneca ci aveva avvertito: ogni giorno, ogni ora ci mostra la nostra nullità e ricorda a noi smemorati, con qualche nuovo argomento, la nostra friabile natura». Non si può non essere d’accordo. Il volume si legge come una cronaca, quasi una “cronaca di una pandemia annunciata” dove tutti i pezzi per potervi far fronte, a partire dal servizio sanitario, erano già stati messi in disordine, ahimé! privatizzati.
Va segnalato doverosamente che gli autori hanno rinunciato a qualsiasi compenso per il libro, invitando, per chi lo desidera, a sostenere la Caritas di Roma onlus: Conto Banco Posta IBAN:
IT 50 F 07601 03200 001021945793 causale: Emergenza Covid – sostegno ai servizi Caritas.

Carlo Marino
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