Giornata mondiale della Poesia all’Accademia di Ungheria in Roma


In occasione della Giornata Mondiale della Poesia lunedì 21 marzo presso l’Accademia d’Ungheria in Roma (Palazzo Falconieri – via Giulia, 1) si terrà una maratona poetica che prevede i seguenti eventi:

• ore 18.00 serata letteraria dedicata alla nota poetessa ungherese Ágnes Nemes Nagy (1922-1991) in occasione del centenario della sua nascita. Nell’ambito della serata introdotta da Anna Juhász, direttrice artistica
dell’Agenzia Culturale Petőfi, si terrà la presentazione della poetessa ungherese Krisztina Tóth e del suo volume intitolato Pixel (Edizioni ETS, 2020), a cura di Mariarosaria Sciglitano (traduttrice, giornalista culturale, professoressa a contratto presso l’Università di Firenze, già lettrice all’Università Corvinus di Budapest), cui seguirà una lettura di poesie di Ágnes Nemes Nagy. Infine la poetessa ungherese Szabina Ughy parlerà di scrittrici e poetesse dalla fine del XX secolo all’inizio del XXI secolo.
• ore 19.00 reading dal titolo L’Europa in versi, nel corso della quale 13 poeti di altrettanti Paesi europei (Austria, Bulgaria, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria) si alterneranno nella lettura di poesie in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’Ungheria verrà rappresentata dal poeta Dániel Levente Pál. L’evento è organizzato in collaborazione con EUNIC Roma.
• ore 20.45 spettacolo teatrale e musicale Un’altra Roma, a cura di Dániel Dobri, basato sulle poesie di Ágnes Nemes Nagy e sull’omonimo essai di Balázs Lengyel (marito della nota poetessa magiara).
Lo scrittore Balázs Lengyel, ex redattore della rivista letteraria ungherese “Újhold”, nel suo essai intitolato
“Due Roma” si confessa riguardo al suo rapporto con la Città Eterna. Scrive del periodo in cui – in seguito agli orrori della Seconda Guerra Mondiale – insieme a numerosi poeti, scrittori, compositori e pittori ungheresi ebbe una borsa di studio per un semestre presso l’Accademia d’Ungheria in Roma, per merito del direttore di allora, Tibor Kardos. All’epoca le figure più illustri della vita culturale ungherese difatti vissero e operarono insieme a Roma, tra cui Ágnes Nemes Nagy, János Pilinszky e Sándor Weöres (insieme a Amy Károlyi). Un soggiorno importante, parte di una stagione d’incontri tra i due paesi, poi terribilmente interrotta, per lunghi anni, dalla dittatura stalinista.

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