Il gladiatore e la rusalka

Si tratta della Prima antologia di poesia russa su Roma: Il gladiatore e la rusalka. Roma nella poesia russa dell’800. Antologia. Testo russo a fronte. EDIZIONI Lithos 2015. È un volume che costituisce senz’altro una novità in quanto silloge di testi poetici dell’800, secolo in cui nella cultura russa l’idea di Roma si espresse in tutta la sua forza, come illustrano i due saggi introduttivi. L’antologia, con testo russo a fronte, comprende 27 autori, di cui alcuni mai tradotti in italiano, e 76 liriche, organizzate nelle sezioni tematiche: I grandi uomini e le rovine dell’antichità classica; Il mortale veleno di Roma; Le impressioni di viaggio e il paesaggio; Roma speculum russicum; La Roma dell’anima, capitale delle arti. Le schede biografiche sugli Autori annoverano anche le traduzioni italiane preesistenti, con lo scopo di creare una base di dati per una futura bibliografia delle traduzioni italiane di poesia russa. All’ immenso mosaico di letteratura su Roma mancava finora un tessera: quella russa, precisamente, per l’importanza che la Città eterna ha avuto nella cultura russa e dei suoi tanti aspetti che la poesia russa ha esaltato, riportato, deprecato. È di certo l’Ottocento l’epoca più interessante del dialogo russo-romano, epoca in cui si succedono e si intersecano mutevoli  idee di Roma, vista di volta in volta come potente elemento di autorapprentazione della coscienza civile russa, come morto simbolo della caducità dell’umana grandezza, come culla del detestato potere temporale del Papa, come Olimpo dell’arte.

Carlo Marino

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