“Inno selvaggio” di Claudia Neri

„Inno selvaggio“ è il titolo dell‘opera prima di Claudia Neri, una voce nuova delle lettere proveniente dalla Campania. È un romanzo sul mondo dei giovani, una realtà fatta di „riti di passaggio“ che conduce „ di solito „alla maturità . C‘è qualcosa che spinge „quella maledetta ragazza a continuare a respirare, vivere, camminare nonostante sapesse, in fondo, che non ne valeva la pena“.

Claudia Neri con Oberdan Fraddosio a Roma foto copyright Carlo Marino #carlomarinoeuropeannewsagency

I personaggi di cui racconta Claudia Neri hanno il dubbio di non sentirsi completi: „manca qualcosa, deve mancare qualcosa „. È il vuoto esistenziale che sembra incolmabile e che solo attraverso l‘educazione „ che di per sé crea ribelli „ è possibile superare assumendosi la responsabilità di crescere e accettare la metamorfosi del Sé. “Mi domando perché quando la tristezza o il dolore ti stanno squarciando il petto, la tua pelle rimane sempre pallida” e – l ’autrice continua – “ non c’è niente che mostri ai sensi il dolore, questa strana cosa, che loro percepiscono”.

L’autrice ha la capacità e la forza di narrare e descrivere un’era in cui “tutto è di tutti e nulla più ci appartiene davvero “. Soprattutto attraverso i “social”. Solo la cultura e il sapere danno la possibilità di sopravvivere a questa notte che tenta di sopraffare l’essere umano in crescita. Oggi l’autrice ha ventuno anni, studia Mediazione Linguistica e Culturale all’Università “L’Orientale” di Napoli . E ci farà leggere altre storie avvincenti.

Carlo Marino
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