InVerse, Italian Poets in Translation presso la John Cabot University

Presso l’Aula Magna Regina della John Cabot University (JCU) – tra le più grandi università americane in Europa – in via della Lungara 233, a Trastevere, Roma, si è tenuto mercoledì 20 aprile “InVerse Italian Poets in Translation”, il Festival della poesia italiana.

InVerse è un’inziativa assolutamente meritoria che offre spazio non solo alle grandi voci della poesia italiana contemporanea, ma anche ai poeti emergenti, che hanno così l’opportunità di farsi conoscere oltreoceano.

Hanno partecipato all’evento poeti rappresentanti della poesia italiana contemporanea, i cui versi in inglese sono stati tradotti in maniera brillante, tanto da ricordare talvolta i versi dei poeti americani del Novecento, da Allen Ginsberg a Charles Bukowski.

Tra i partecipanti all’evento, in presenza oppure “a distanza”: Vincenzo Bagnoli, Carlo Boassa, Chandra Livia Candiani, Gianni D’Elia, Donatella Della Ratta, Fabio Donalisio, Franca Mancinelli, Nefeli Misuraca, Renata Morresi, Fabio Orecchini, Ginevra Sanfelice Lilli, Fabrizio Sani, Jonida Prifti, Tiziano Scarpa, Beppe Sebaste, Cesare Viviani, Giovanna Cristina Vivinetto.

Le poesie di InVerse sono state recitate in lingua italiana e in lingua inglese durante la stimolante serata romana, mentre i testi sono stati raccolti in una antologia bilingue, edita dalla John Cabot University e già disponibile negli Usa, che è stata presentata nel corso dell’evento.

«Come università straniera in questo splendido Paese, la John Cabot University intende svolgere un ruolo speciale nella promozione degli scambi culturali fra l’Italia e gli Stati Uniti d’America. Il Festival della poesia InVerse è l’esempio più brillante di questo percorso», ha detto Mary Merva, vicepresidente della JCU.

Carlo Marino

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