«Il ministero della suprema felicità » di Arundhati Roy

Arundhati Roy, una delle più originali e impegnate voci della letteratura contemporanea, in occasione della pubblicazione del suo nuovo romanzo «Il ministero della suprema felicità » è oggi a Roma presso l’ Auditorium Parco della Musica. L’autrice è nata nello Stato del Kerala, si è laureata alla Delhi School of Architecture, vive a New Delhi ed ha un particolare legame con l’Italia in quanto ha studiato Restauro dei monumenti a Firenze. È autrice di sceneggiature e collabora con le più importanti testate internazionali. Oltre al romanzo Il dio delle piccole cose, altre sue opere sono: La fine delle illusioni, Guerra è pace, Guida all’impero per la gente comune, L’impero e il vuoto, La strana storia dell’assalto al parlamento indiano, Quando arrivano le cavallette, In marcia con i ribelli, I fantasmi del capitale e Cose che si possono e non si possono dire, scritto a quattro mani con John Cusack.

Attraverso il romanzo appena pubblicato «Il ministero della suprema felicità» è possibile viaggiare con la fantasia per il subcontinente indiano e attraverso le vite dei suoi protagonisti. L’intreccio narrativo di singolare vigore e originalità offre al lettore una galleria di personaggi ricchi di umanità. Il romanzo si presenta sia come una storia d’amore che come una sorta di provocazione. I personaggi, infatti, feriti dal mondo vengono guariti dall’amore e, per tale motivo, non si arrenderanno mai.

Carlo Marino

 

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