Mercedes Lauenstein, la scrittrice che immagina di essere una ragazza senza nome, in una Monaco notturna e silenziosa. È questo il libro del suo esordio letterario. E la protagonista del volume “di notte”, titolo volutamente stampato in minuscolo (nachts anche in tedesco), tradotto con cura da Elisabetta Dal Bello per i tipi di Voland, conta le finestre rimaste illuminate, in una città dove è ormai regina la notte. Chi è immerso nel sonno le fa paura. E allora ecco la protagonista dalle mille identità inventate sul momento bussare alle porte, suonare ai campanelli, entrare nelle vite di chi non può o non vuole dormire. E da chi la lascia entrare, in un’atmosfera onirico-esistenziale, la ragazza senza nome raccoglie confessioni, impossibili da apprendere alla luce del sole. Il volume è uno scrigno che raccoglie venticinque brevi dialoghi sull’irrequietezza. Una vaga speranza di comprendere attraverso l’insonnia degli altri l’oscuro fascino del nostro tempo. Carlo Marino