Il Segreto di Villa Littoria di Giancarlo Germani

Il romanzo “Il Segreto di Villa Littoria” di Giancarlo Germani, appena pubblicato da Viola Editrice di Roma, trae libera ispirazione da fatti e circostanze storiche realmente accadute. Lo scrittore dipana in maniera avvincente la sua scrittura e, con misurata sapienza, ricostruisce fatti di storia d’Italia che compongono ancora pagine ignote di quel periodo difficile e angoscioso che va dal dicembre 1943 al giugno 1944.

Il sottotitolo è chiarificatore: “Una Schindler’s list italiana”. In questo caso, come nel caso di Oskar Schindler «Chiunque salva una vita salva il mondo intero.» (Talmud). Si parla, nel libro, di persone capaci di rischiare la propria vita per salvare la vita di altre persone e si narra, in particolare, di alcune famiglie romane, di origine ebraica, nascoste amorevolmente tra le mura di Villa Gaia già Villa Littoria, dimora del leader dei fascisti di Fiuggi. Sembra un ossimoro, una contraddizione, ma non si genera forse dalla sintesi di opposti il risultato delle vite umane e della storia? E’ un racconto sulla scia di ricordi di vita quotidiana, ricco di risvolti rocamboleschi che sono, poi, quelli che fanno la Grande Storia: fascisti che si prestano a nascondere ebrei per salvarli, preti antifascisti che saranno eletti sindaci, la guerra fatta di fucilazioni sommarie, impiccagioni, bombardamenti e rappresaglie a danno di civili inermi. Attraverso l’arte evocativa dello scrittore le città laziali di Fiuggi, Trevi e Filettino si rianimano di storie che fanno onore al popolo italiano, riconsegnandoci atti di eroismo e umanità che, soprattutto oggi, sembrano semplicemente impossibili.

Carlo Marino

Precedente Ilustrado di Miguel Syjuco Successivo «Il ministero della suprema felicità » di Arundhati Roy