The Agony and the Ecstasy di Irving Stone

The Agony and the Ecstasy,  1961, (pubblicato in italiano da Dall’Oglio con il titolo “Il tormento e l’estasi”) è forse l’opera migliore dello scrittore statunitense Irving Stone (San Francisco, 14 luglio 1903 – San Francisco, 26 agosto 1989). Stone era un vero  specialista di biografie di importanti personalità storiche e cominciò a scrivere i primi racconti a nove anni spronato dal libro Martin Eden di Jack London.

Con la biografia di Michelangelo Buonarroti, Stone dimostra una capacità inimitabile di descrivere un periodo storico lontano facendo, in tal modo, entrare il lettore nell’epoca in cui si mosse il personaggio. Le vicende narrate si proiettano sullo sfondo della Firenze dei Medici e della Roma dei Papi e la ricostruzione delle atmosfere, degli usi e dei costumi risulta davvero un affresco senza pari. Il lettore attento si rende sicuramente conto della titanica attività archivistica e di ricerca che è dietro ad una simile opera. Uno tra i tanti esempi di questo libro che possono citarsi in questo ambito è la descrizione della cura praticata da un medico del tempo per togliere un corpo estraneo dall’occhio di Michelangelo: nel caso di specie, il medico versò sangue estratto dalla zampa di un colombo nell’occhio e dopo un paio di giorni il corpo estraneo venne espulso. Una sorta di rimedio omeopatico…

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