“I giorni passati” di Abdulla Qodiriy 

Opera innovatrice per contenuto, forma e stile che ha portato la narrativa uzbeca all’altezza dei grandi romanzi europei e russi, “I giorni passati” di Abdulla Qodiriy

( 1894 – 1938 ) porta alla ribalta gli eventi del XIX secolo: sanguinose lotte per il potere tra i governanti locali si svolgono sullo sfondo della storia d’amore di Otabek e Kumush, i personaggi principali. Si tratta di un atto di condanna nei confronti dell’epoca feudale, epoca di oppressione ed umiliazione per i lavoratori e per le persone più indifese.

Ne “I giorni passati”, come in altre grandi narrazioni epiche, il lettore è trascinato da un crescendo a più livelli. Il personaggio di Otabek promuove idee progressiste, è il centro ideologico e compositivo della narrazione, si oppone apertamente agli antiquati rapporti economici esistenti e persegue un nuovo approccio ai problemi familiari e coniugali. Il conflitto che si distacca dalla narrazione è tra Otabek e le forze conservatrici che ritardano lo sviluppo del Paese. 

Grande scrittore, poeta, drammaturgo e pubblicista uzbeco Abdulla Qodiriy è una figura fenomenale del secolo scorso e ha lasciato un segno indelebile nella storia e nello sviluppo della letteratura del suo paese ricchissimo, tra l’altro, di arte e cultura. Non c’è da stupirsi che la maestria di Abdulla Qodiriy sia sempre più riconosciuta all’estero.  Il suo libro “I giorni passati” (O’tkan kunlar) è stato pubblicato con successo anche in inglese nel 2019 e ne è stato tratto un film.

Lo scrittore si sente obbligato a creare opere sempre nuove, che si tratti di un romanzo, di una storia o di una poesia, per offrire al pubblico personaggi quali “Takhira e Zuhra”, “Farhad e Shirin”, “Quattro Dervisci” del nostro tempo. Nel romanzo “I giorni passati” è lo “scrittore Io-narrante” che si rivolge direttamente al lettore, trasmettendo i veri sentimenti dei personaggi.

Non c’è da stupirsi che Abdulla Qodiriy sia stato definito lo “specchio della nazione“. Nelle sue opere, l’autore tratta la storia del proprio paese nel XIX secolo, ricreando immagini reali della vita uzbeca e valutando in maniera critica le problematiche di quell’epoca.

CarloMarino

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