Giorgio Manganelli (1922-1990), scrittore di narrativa tra i più originali del Novecento italiano, fu anche critico letterario e critico d’arte. Per i tipi delle edizioni di Storia e Letteratura, a cura di Viola Papetti, è stato appena pubblicato il primo dei cinque quaderni di Appunti critici. Giorgio Manganelli nel 1948,giovane laureato in Scienze Politiche, si propose di leggere in maniera non programmatica, voracemente, i grandi libri della letteratura europea scrivendone con l’acuta percezione dell’appassionato entusiasta ed esigente in grado di percepire immediatamente l’emozione intellettuale, lo splendore visionario, la bellezza formale. Gli scritti inediti sul teatro di Shakespeare, disseminati nei quaderni in date diverse, fino all’ultimo del 1956, formano nel volume delle edizioni di Storia e Letteratura un corpo unico per la novità e lo stile della scrittura. Manganelli continuerà a riflettere e a scrivere su Shakespeare “perfetta canaglia” anche negli anni successivi. In una pagina di vorticose note su Romeo & Juliet, Shakespeare è detto “parzialmente umano, forse anche subumano. O subdivino. Caso e mostri. Universo cunicolare”.
Carlo Marino