Lo scrittore catalano Josep Maria Miró, considerato uno dei più importanti drammaturghi iberici, ha presentato a Roma il 7 marzo, presso lo Spazio Diamante, il suo libro dal titolo “Teatro”, tradotto in lingua italiana dal regista Angelo Savelli e pubblicato da Cue Press con la prefazione di Xavier Albertí, direttore del Teatro Nazionale di Catalogna.
Josep Maria Miró è originario di Vic in Catalogna, dove è nato nel 1977. Ha ottenuto numerosi premi tra cui nel 2015 il Premio Frederic Roda.
La denuncia sociale è il fondamento del Teatro di Miró, autore che considera lo spazio scenico e l’opera teatrale come uno spazio essenzialmente politico. Il Teatro torna ad essere agora dove l’autore mette in risalto la parte oscura e misteriosa dei fatti sociali, lasciando allo spettatore l’assoluzione o la condanna.
Non si riesce quasi mai a capire se i personaggi delle vicende narrate sono davvero colpevoli ed il contesto appare molto relativizzato. È il malessere che relativizza i valori consolidati di una comunità e la funzione metaculturale del Teatro contemporaneo impone la testimonianza di tale malessere spesso dilaniante. Josep Maria Miró è sicuramente un drammaturgo di prim’ordine e la sua opera lo fa primeggiare sulla scena della drammaturgia iberica.
Dal 7 al 17 marzo sarà possibile apprezzare l’opera “Il Principio di Archimede” allo Spazio Diamante in Roma.
Carlo Marino
#carlomarinoeuropeannewsagency