Il poeta Gabriele Tinti

Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte. Certamente non è usuale scrivere ispirandosi ai capolavori dell’arte antica come: Il pugile a riposo, Il Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno Barberini, Il Discobolo, I marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora. Ma è una carta vincente di questo rappresentante della nuova poesia italiana. Tinti collabora con Istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles e la Glyptothek di Monaco.
Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano. Nel 2020 è uscita la sua nuova raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York).
Sempre nel 2020 l’editore Eris Press (Londra) ha raccolto in un volume il progetto “Rovine”.

Tinti e Haber a Roma

Sabato 10 Ottobre 2020, il Museo Palatino ha ospitato l’attore Alessandro Haber che ha letto, in un’atmosfera di grande suggestione, alcune poesie di Gabriele Tinti ispirate all’affresco di “Apollo che suona la cetra” e alla statua dell’Apollo Citaredo opera di Scopas.

Con la forza della propria poesia Tinti ha evocato l’assenza del simulacro divino grazie all’interpretazione del grande attore e alla presenza dell’affresco, anch’esso rappresentazione di Apollo.

#carlomarinoeuropeannewsagency

Precedente The Altar of the Dead di Henry James. I primi due capitoli tradotti da Carlo Marino Successivo Carlo Marino intervista il poeta Gabriele Tinti